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19 risultati trovati con una ricerca vuota

  • From Stone to Spoon: al Mattatoio di Roma un viaggio artistico e sensoriale nell’evoluzione del cibo

    Dal 14 luglio al 3 agosto 2025, il Mattatoio di Roma ospita una mostra fuori dal comune: si intitola "From Stone to Spoon – A Culinary Evolution"  e si propone come un'esperienza immersiva tra storia, arte, scienza e cultura gastronomica. L’inaugurazione, a ingresso libero, si terrà lunedì 14 luglio alle ore 18:30. Ideata e prodotta da Wooding Wild Food Lab , in collaborazione con Table  ed Eat Your Habitat , l’installazione nasce in dialogo con il World Food Forum della FAO  e celebra il valore dell’agricoltura familiare, la sostenibilità alimentare e la consapevolezza nutrizionale, attraverso il linguaggio dell’arte. Un racconto visivo dell’umanità attraverso il cibo Elemento centrale della mostra è una grande installazione site-specific: una tavola apparecchiata che accompagna il visitatore in un viaggio simbolico, dal Paleolitico fino ai giorni nostri. Ogni piatto rappresenta un’epoca, affiancato da dati su spreco alimentare, consumo energetico e impatto ambientale. Un approfondimento scientifico mostra quale potrebbe essere oggi un pasto sostenibile e sano, prodotto attraverso pratiche agricole familiari e rispettose dell’ambiente. Le didascalie bilingue e i QR code forniscono contenuti multimediali accessibili e approfonditi, offrendo un’esperienza educativa e coinvolgente per un pubblico eterogeneo: dagli studenti agli adulti, dagli appassionati di cultura gastronomica ai professionisti del settore. Riflessione critica sul rapporto con il cibo "From Stone to Spoon" invita a riflettere sulle trasformazioni del nostro rapporto con l’alimentazione, mostrando come i cambiamenti nei metodi di produzione e consumo abbiano influenzato la salute fisica e mentale delle persone. In un’epoca in cui il cibo è spesso percepito come merce, la mostra propone una narrazione alternativa, radicata nella stagionalità, nella biodiversità, nella consapevolezza. Attraverso un percorso visivo e informativo, il visitatore è guidato a esplorare anche le radici profonde di molti disturbi alimentari contemporanei, offrendo strumenti di lettura critica e spunti per un ritorno a un’alimentazione autentica, equilibrata, sostenibile. Informazioni utili " From Stone to Spoon – A Culinary Evolution " Dal 14 luglio al 3 agosto 2025 Mattatoio di Roma – La Pelanda, Piazza Orazio Giustiniani 4 Ingresso libero Per informazioni: cerimoniale@palaexpo.it  – mattatoioroma.it

  • Il Potere Selvatico: Cosa Succede a Corpo e Mente Quando Mangiamo Stagionale, Naturale e Spontaneo

    a cura di Eat Your Habitat – Catering sostenibile per aziende su Milano e in tutta Italia In un mondo che corre veloce, riscoprire il potere di un pasto completamente naturale, stagionale e a base di ingredienti selvatici non è solo una scelta etica: è una trasformazione profonda per il corpo, la mente e la connessione con l’ambiente. Da anni noi di Eat Your Habitat , realtà di catering aziendale sostenibile su Milano e in tutta Italia , ci poniamo una domanda semplice ma potente: cosa accade davvero quando ci nutriamo in modo naturale, consapevole e connesso alla terra? Cosa cambia nel corpo: digestione naturale e nutrizione profonda Un catering con ingredienti selvatici e stagionali offre un vantaggio fisiologico immediato: queste piante sono spesso più ricche di fibre, antiossidanti e micronutrienti biodisponibili , fondamentali per il benessere digestivo, immunitario e metabolico. Erbe spontanee come ortica, silene, tarassaco e borragine – che proponiamo nei nostri menù green – hanno proprietà depurative, antinfiammatorie e mineralizzanti. La stagionalità è centrale: mangiare ciò che la natura offre in ogni periodo dell’anno significa rispettare i bioritmi del corpo e migliorare l’equilibrio intestinale e ormonale. Cosa cambia nella mente: chiarezza, connessione, benessere mentale Il cibo selvatico e naturale ha effetti sorprendenti anche sulla mente. Alcuni ingredienti spontanei contengono oli essenziali e principi attivi che stimolano attenzione, memoria e calma. Mangiare in modo consapevole, con ingredienti raccolti o cucinati con rispetto, attiva il sistema nervoso parasimpatico: la mente si rilassa, si concentra, si rinnova. È ciò che accade quando proponiamo nei nostri catering aziendali piatti vivi, ricchi di significato, che uniscono creatività culinaria e conoscenza botanica . Il risultato? Un pasto che rigenera – davvero – corpo e mente. Il nostro approccio: alimentazione come esperienza di connessione In ogni evento o pausa pranzo aziendale che firmiamo, il nostro obiettivo è offrire piatti vegetali, locali, selvatici , spesso cucinati con tecniche naturali (fermentazioni, cotture lente, zero sprechi) e sempre con packaging compostabile e filiere trasparenti . Per noi di Eat Your Habitat il cibo non è solo nutrizione: è educazione ecologica, cultura del gusto e cura della persona . È anche un modo potente per le aziende di prendersi cura del proprio team in modo autentico, sostenibile, innovativo. Perché scegliere Eat Your Habitat come catering sostenibile per la tua azienda Sceglierci significa offrire ai propri collaboratori o clienti: un’alimentazione rigenerante per corpo e mente; piatti creati con ingredienti naturali, stagionali e selvatici; un’impronta ecologica minima e misurabile; un'esperienza sensoriale che parla di identità, valori e futuro sostenibile . EYH Staff

  • Valeria Margherita Mosca ospite di Camper su Rai 1

    Nella puntata odierna del programma Camper  su Rai 1, condotto da Peppone Calabrese, è intervenuta Valeria Margherita Mosca, esperta di foraging e sostenibilità ambientale. Durante l'episodio, Mosca ha illustrato l'importanza del foraging, ovvero la raccolta consapevole di piante e alimenti selvatici, come pratica per ridurre l'impatto ambientale dell'alimentazione. Valeria Margherita Mosca, antropologa culturale ed etnobotanica, è fondatrice di Wood*ing, un laboratorio di ricerca dedicato all'uso del cibo selvatico per l'alimentazione umana. Attraverso il suo lavoro, promuove un rapporto mutualistico con la natura, incoraggiando la raccolta di specie vegetali invasive per favorire la biodiversità e la salute degli ecosistemi . Nel corso della trasmissione, Valeria ha condiviso consigli pratici su come iniziare a praticare il foraging in sicurezza e nel rispetto dell'ambiente. Ha sottolineato l'importanza di conoscere le piante commestibili locali e di evitare la raccolta eccessiva, per garantire la sostenibilità della pratica. La partecipazione di Valeria Margherita Mosca a Camper  rappresenta un'opportunità per sensibilizzare il pubblico sull'importanza di scelte alimentari consapevoli e sostenibili, che contribuiscano alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione delle risorse naturali.

  • Food innovation non significa (solo) tecnologia e rivoluzione gastronomica.

    In un’epoca in cui il concetto di innovazione sembra legato soltanto alla tecnologia, alla sintesi in laboratorio o all’utilizzo di intelligenze artificiali in cucina, c’è un movimento silenzioso e potente che guarda altrove, o meglio, che guarda indietro, alle origini. È il ritorno al selvatico. Un ritorno radicale, necessario, che non è nostalgia, ma ricerca avanzata di senso, gusto e sostenibilità. Oggi, parlare di food innovation significa anche e soprattutto esplorare il potenziale ancora inespresso del mondo vegetale spontaneo, degli ingredienti che crescono liberi e indomati, spesso ai margini del visibile, ma carichi di una forza aromatica, nutrizionale e simbolica straordinaria. Gli ingredienti selvatici non sono una moda passeggera. Sono un linguaggio gastronomico in divenire, una grammatica viva che unisce memoria e possibilità. Radici, bacche, fiori, foglie, licheni, cortecce: ogni elemento vegetale spontaneo porta con sé un racconto che parla di territorio, clima, biodiversità. Ma anche di resilienza, di adattamento, di intelligenze ecologiche che la cucina contemporanea può e deve saper ascoltare. Valeria Margherita Mosca In Italia, alcuni chef pionieri stanno portando avanti questa visione con forza e coerenza. Valeria Mosca è probabilmente il nome più emblematico: forager, ricercatrice, cuoca, ha fatto del foraging e della valorizzazione degli ingredienti selvatici una missione culturale prima ancora che gastronomica. Con il suo Wood*ing Lab, situato tra le montagne lombarde, ha formato chef da tutto il mondo, ridefinendo il concetto stesso di materia prima. In parallelo, anche la sensibilità vegetale di Antonia Klugmann, raccontano un’Italia gastronomica che innova attraverso la riscoperta, attraverso l’ascolto del paesaggio e la sua traduzione in piatto. Renè Redzepi Nel panorama internazionale, lo sguardo si allarga verso figure come René Redzepi, che con Noma ha rivoluzionato l’idea di ristorante proprio grazie a una cucina basata su fermentazioni, ingredienti locali e una profonda conoscenza delle piante spontanee nordiche. Il suo lavoro ha aperto una strada in cui la creatività non parte dalla scarsità, ma dalla complessità nascosta nella natura. A suo modo, anche lo chef Magnus Nilsson, con il suo Faviken, ha contribuito a ridefinire il selvatico come chiave interpretativa del territorio. Più recentemente, c'è grande fermento anche in Giappone, dove la tradizione millenaria del sansai – le erbe di montagna – viene reinterpretata da giovani chef in chiave contemporanea, fondendo sapere antico e ricerca gastronomica. Ma il vero cambiamento non avviene solo nelle cucine stellate. Avviene ogni volta che la conoscenza del mondo vegetale si trasforma in pratica quotidiana, quando l’atto di raccogliere un’erba diventa un gesto politico, ecologico, rigenerativo. Ogni volta che un laboratorio di cucina sperimenta un fermentato con un ingrediente spontaneo, o che un mixologist infonde un distillato con resina di abete raccolta a mano, si sta partecipando a un processo di innovazione che non ha nulla di artificiale: è l’arte di lasciare che la natura suggerisca nuove strade. Food innovation non significa soltanto tecniche all’avanguardia, stampa 3D o precisione molecolare. Significa anche saper riconoscere il valore nascosto di ciò che cresce libero. Significa saperci relazionare con un ambiente che ci parla attraverso sapori ruvidi, inconsueti, primitivi. È un’innovazione che non punta alla standardizzazione, ma all’ascolto, alla diversità, alla complessità biologica come fonte di ispirazione.

  • Cena "Back to Back" al Pomiroeu di Seregno.

    Il 27 novembre 2024, il ristorante Pomiroeu di Seregno ha ospitato una serata culinaria eccezionale, parte del ciclo "Back to Back" ideato dallo chef Giancarlo Morelli per celebrare i 30 anni del locale. In questa occasione, Morelli ha collaborato con Valeria Margherita Mosca, bio-ricercatrice e chef specializzata nel foraging, offrendo agli ospiti un'esperienza gastronomica unica. Il menu della serata ha messo in risalto ingredienti selvatici e tecniche di raccolta sostenibili, riflettendo la filosofia di Mosca e l'approccio innovativo di Morelli. I piatti proposti hanno combinato sapientemente sapori autentici e creatività culinaria, portando i commensali in un viaggio sensoriale attraverso la natura. Questa cena ha rappresentato l'ultimo appuntamento del progetto "Back to Back", che ha visto Morelli affiancato da otto chef donne di spicco del panorama gastronomico italiano. L'iniziativa ha sottolineato l'importanza della collaborazione e della valorizzazione del talento femminile in cucina, offrendo serate all'insegna della condivisione e dell'innovazione. La partecipazione di Valeria Margherita Mosca di Wooding lab e Eat Your Habitat ha aggiunto un valore speciale all'evento, riportando l'attenzione sulle origini della cucina e sull'importanza della sostenibilità alimentare. Il Pomiroeu, il cui nome deriva dalla parola "mela" in dialetto locale, ha così celebrato le sue radici attraverso una serata che ha unito tradizione e modernità. Per ulteriori informazioni sulle iniziative del ristorante Pomiroeu e sugli eventi futuri, è possibile visitare il sito ufficiale .

  • Eat Your Habitat per Canada Goose

    Abbiamo avuto il privilegio di curare un catering esclusivo all’interno dello store #CanadaGoose  di Milano in Via della Spiga, un evento che ha combinato eleganza, innovazione e rispetto per l’ambiente.  Abbiamo avuto il privilegio di curare un catering esclusivo all’interno dello store #CanadaGoose  di Milano in Via della Spiga, un evento che ha combinato eleganza, innovazione e rispetto per l’ambiente.  Sono stati serviti cocktail creati con ingredienti raccolti in natura utilizzando la tecnica biogenerativa, un approccio che non solo preserva l’ambiente ma contribuisce attivamente a riequilibrare gli ecosistemi, contrastando il proliferare di specie invasive e ripristinando la biodiversità.  Il menù proposto ha unito ricette contemporanee a pratiche di trasformazione alimentare antiche, celebrando il legame tra tradizione e innovazione. Ogni piatto è stato pensato per offrire un’esperienza raffinata e consapevole. L’evento non è stato solo un momento conviviale, ma anche un’occasione per riflettere su come la gastronomia possa diventare uno strumento di cambiamento positivo.  Un esempio di come il lusso possa integrarsi con una visione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Ringraziamo  #CanadaGoose  per averci accolti in una location così iconica e per aver condiviso l’impegno verso valori di autenticità e innovazione.

  • Una notte al Museo. Eat Your Habitat al Muse di Trento.

    Immaginate questo: una notte al museo, ma senza Ben Stiller e le sue creature animate ma con il silenzio che racconta storie di natura e biodiversità, il tutto accompagnato da una cena esclusiva per presentare il nuovo direttore, lo staff e gli sponsor del museo.  Il  bellissimo MUSE Museo delle Scienze di Trento e  EatYourHabitat si uniscono per un’esperienza unica, immersi in un’atmosfera che ha risvegliato i sensi e fa riflettere sulla biodiversità botanica. Cosa ha reso speciale questa serata? Non è stata solo l'emozione di trovarsi tra le meraviglie del museo a porte chiuse. Abbiamo potuto il connubio perfetto tra conoscenza e sapore: piatti ispirati alla natura, realizzati per farci sentire parte di un ecosistema ricco e prezioso, come una passeggiata culinaria nella nostra biodiversità. Abbiamo servito una cena che non è solo un pasto, ma una riflessione – con ogni portata, un invito a riconnettersi con la natura e ad apprezzare la diversità che ci circonda e ci nutre. Eat Your Habitat  non è solo catering sostenibile: è un progetto che collega le persone alla natura, ovunque ci si trovi, anche nel cuore di un bellissimo museo come il MUSE.  www.eatyourhabitat.it www.muse.it

  • Sostenibilità a tavola. Quando un catering diventa davvero sostenibile .

    Un catering sostenibile non è solo una scelta di tendenza: è un impegno concreto verso l’ambiente e la società, che richiede attenzione in ogni dettaglio. Oggi, gli eventi non sono più solo un momento conviviale, ma diventano vere e proprie occasioni per mostrare come l’industria alimentare possa ridurre il proprio impatto. Vediamo, quindi, come un catering possa definirsi sostenibile, partendo dagli ingredienti, passando per la gestione dei rifiuti e delle risorse, fino all’attenzione per il sociale. Per garantire un approccio sostenibile, è fondamentale partire dalla selezione degli ingredienti. Scegliere prodotti selvatici raccolti in un territorio vicino e incontaminato, locali e di stagione non solo esalta i sapori naturali degli alimenti, ma contribuisce a ridurre le emissioni legate al trasporto. Un ingrediente che proviene dalla stessa regione dell’evento ha, infatti, un’impronta di carbonio minore rispetto a uno importato da altre zone. Oltre a questo, prediligere prodotti selvatici significa evitare coltivazioni che includono pesticidi e fertilizzanti chimici, proteggendo il suolo e la biodiversità. Per garantire una trasparenza ancora maggiore, un catering sostenibile può includere prodotti coltivati certificati, come quelli con etichette Fair Trade o MSC (Marine Stewardship Council) per il pesce, assicurandosi così che dietro ogni ingrediente ci sia un impegno concreto verso l’ambiente e le comunità. La gestione dei rifiuti è un altro pilastro della sostenibilità. Ridurre gli scarti alimentari diventa una priorità, pianificando con cura le quantità necessarie e utilizzando ogni parte degli ingredienti, un approccio che porta anche a creazioni gastronomiche originali e creative. In caso di avanzi, il compostaggio può trasformare gli scarti in una risorsa preziosa, restituendo alla terra ciò che la cucina non ha utilizzato. Inoltre, il riciclo e l’uso di imballaggi compostabili o biodegradabili evitano che piatti, posate e contenitori si trasformino in rifiuti a lunga permanenza. Questo si traduce in un’esperienza all’insegna della sostenibilità anche per gli ospiti, che possono consumare i propri pasti sapendo di non contribuire a produrre sprechi. Un ulteriore aspetto ambientale riguarda l’uso dell’energia. Prediligere l’energia rinnovabile per alimentare attrezzature da cucina, come fornelli e frigoriferi, è un passo essenziale per ridurre l’impronta ecologica. Allo stesso modo, la logistica del trasporto può fare la differenza: l’utilizzo di veicoli elettrici o a basse emissioni per il trasporto del cibo rappresenta una scelta responsabile. A ciò si aggiunge l’importanza di utilizzare imballaggi sostenibili, eliminando completamente la plastica monouso e preferendo materiali biodegradabili o riutilizzabili, trasformando così il catering in un’opzione “zero plastica”. Ma un catering sostenibile non riguarda solo l’ambiente. Anche il lato sociale è cruciale, a partire dalle condizioni di lavoro. Garantire al personale un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e con salari equi è fondamentale, così come offrire una formazione continua sulle pratiche sostenibili. Inoltre, un catering sostenibile dovrebbe promuovere il sostegno alle comunità locali: lavorare con fornitori e produttori del territorio contribuisce all’economia locale, creando benefici reali per la comunità. Questa scelta non solo garantisce prodotti freschi e di qualità, ma costruisce anche un circuito virtuoso in cui la filiera corta rappresenta un valore aggiunto. L’inclusività è un altro valore essenziale. Un catering sostenibile pensa a menu che possano adattarsi alle esigenze più diverse, offrendo opzioni vegetariane, vegane, senza glutine o senza lattosio, affinché tutti gli ospiti possano sentirsi accolti e rispettati. Anche l’accessibilità dell’evento, con strutture che possano ospitare persone con disabilità, fa parte di una visione olistica della sostenibilità, che abbraccia e valorizza ogni individuo. Uno dei compiti di un catering sostenibile è anche quello di educare e sensibilizzare. Informare i clienti sulle scelte sostenibili fatte per l’evento, come la provenienza degli ingredienti o le pratiche di riduzione degli sprechi, può promuovere consapevolezza e ispirare scelte future. Ogni piatto può raccontare una storia: quella del produttore che ha coltivato l’ingrediente, della terra da cui proviene e del valore etico che porta con sé. Anche le certificazioni di sostenibilità, comunicate in modo trasparente e visibile, possono offrire una garanzia e un incentivo per i clienti a fare scelte più responsabili. Dal punto di vista dell’innovazione, un catering sostenibile può integrare pratiche di economia circolare, come il noleggio di stoviglie o l’utilizzo di materiali naturali per la presentazione dei piatti. Inoltre, il monitoraggio dell’impatto ambientale, con report post-evento che illustrano il consumo d’acqua, energia e produzione di rifiuti, permette di migliorare costantemente le pratiche e di offrire ai clienti la possibilità di compensare le emissioni residue. Infine, la sostenibilità si fonda su un principio di miglioramento continuo. Raccogliere il feedback dei clienti, collaborare con partner e fornitori per sviluppare soluzioni innovative e rimanere aperti alle nuove tendenze sono passi essenziali per un catering che voglia distinguersi non solo per la qualità del servizio, ma per un impegno autentico verso un futuro più sostenibile.

  • From Stone to Spoon: A culinary Evolution - alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba

    From Stone to Spoon: A culinary evolution - la mostra che esplora l’evoluzione dell’alimentazione umana alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Dal 30 ottobre al 17 novembre 2024, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Eat Your Habitat , in collaborazione con Wooding Lab  e Table , presenta From Stone to Spoon: A Culinary Evolution . Questa mostra esclusiva, ospitata nella storica Chiesa di San Domenico ad Alba, offre ai visitatori un affascinante viaggio nell’evoluzione delle abitudini alimentari, partendo dalle origini dell’uomo fino a oggi. Un viaggio millenario nelle abitudini alimentari dell’uomo La mostra From Stone to Spoon  esplora come le scelte alimentari abbiano da sempre influenzato il nostro rapporto con la natura, dalla vita dei cacciatori-raccoglitori fino all'epoca moderna, caratterizzata da food waste, cibo spazzatura e agricoltura industriale. Questo percorso cronologico invita a riflettere sull'impatto delle nostre abitudini sul pianeta, allineandosi perfettamente con la filosofia sostenibile di Eat Your Habitat . Il nostro catering sostenibile nasce dalla stessa consapevolezza: la necessità di tornare a un’alimentazione sana, rispettosa della biodiversità e collaborativa con l’ambiente naturale. Un’esperienza immersiva nel tempo: dalla pietra alla tavola moderna From Stone to Spoon  guida i visitatori attraverso tappe fondamentali dell’evoluzione umana, raccontate tramite piatti rappresentativi, all’interno di una grande tavola imbandita. Ogni piatto è un simbolo di “progresso” e adattamento che, insieme ai vantaggi, ha portato anche sfide per la salute umana e l’ecosistema. La mostra evidenzia come una dieta sana e sostenibile richieda il rispetto degli habitat naturali, integrando anche specie vegetali invasive per ridurre le minacce alla biodiversità locale e globale. Questo tema è il cuore del nostro servizio di catering: Eat Your Habitat  promuove il consumo di ingredienti naturali e il recupero di specie che minacciano l'equilibrio ecologico. L’evoluzione del gusto e della sostenibilità Un aspetto fondamentale della mostra è la relazione tra la produzione e distribuzione del cibo e il suo impatto sul gusto e sulla qualità nutrizionale dei nostri pasti. Questo viaggio nel tempo sottolinea come le scelte di preparazione e conservazione, quando sostenibili, possano migliorare anche l’impatto ambientale, riducendo le emissioni di gas serra legate all’industria alimentare. Da Eat Your Habitat , ogni ingrediente e metodo di preparazione sono scelti per ridurre l'impatto ecologico e offrire una cucina in armonia con la natura. Informazioni pratiche per la visita La mostra From Stone to Spoon  è aperta al pubblico presso la Chiesa di San Domenico in Via Teobaldo Calissano ad Alba, con ingresso disponibile per tutta la durata della Fiera del Tartufo. Visitare questa esposizione non è solo un’occasione per riscoprire la nostra storia alimentare, ma un invito a ripensare le nostre scelte in cucina, esattamente come facciamo in Eat Your Habitat , dove l’innovazione e la sostenibilità sono al centro del nostro catering. Perché From Stone to Spoon  è importante per Eat Your Habitat Noi di Eat Your Habitat , crediamo che il cibo sia un legame fondamentale con la terra. La mostra From Stone to Spoon  rafforza il valore di un approccio sostenibile, celebrando l’evoluzione delle abitudini alimentari nel rispetto delle risorse naturali. Questo è anche il nostro impegno: un catering che sostiene la biodiversità e offre piatti responsabili, pensati per essere in armonia con l’ambiente. Vuoi scoprire di più su Eat Your Habitat  o prenotare un catering per il tuo prossimo evento? Visita EatYourHabitat.it  per un’esperienza gastronomica sostenibile, creata nel rispetto degli habitat naturali. Per la guida

  • Eat Your Habitat e Foraging per la presentazione della Guide de L'Espresso 2025

    Il 26 Novembre 2024 Eat Your Habitat e Wooding Lab saranno presenti al Teatro Arcimboldi di Milano all'evento di presentazione dell'edizione 2025 della guida ai migliori ristoranti di Italia dell'Espresso. Milano si prepara a ospitare un evento straordinario il prossimo 26 novembre, presso la prestigiosa cornice del Teatro degli Arcimboldi: la celebrazione per l’uscita della nuova Guida de L’Espresso dedicata ai migliori ristoranti d’Italia. Quest’anno, l'evento vedrà protagonisti chef e progetti dedicati alla sostenibilità e all’innovazione culinaria, tra cui Valeria Margherita Mosca, fondatrice di Wooding , e il team di Eat Your Habitat . Valeria Mosca e il Wooding Lab: La Riscoperta del Foraging in Cucina Valeria Mosca, una delle pioniere del foraging in Italia, guiderà la preparazione di un piatto che è più di una semplice pietanza: è un omaggio alla natura, alla biodiversità e alla conoscenza delle risorse selvatiche del territorio. Valeria attraverso Wooding Lab, ha costruito un solido percorso che unisce la ricerca scientifica alla pratica del foraging , portando alla luce ingredienti autoctoni e spesso dimenticati. Con la raccolta responsabile di erbe, radici, e funghi, il piatto che presenterà sarà un viaggio attraverso i sapori autentici e intensi del nostro ecosistema naturale, arricchiti dal rispetto per la sostenibilità. Eat Your Habitat: Sostenibilità e Territorio a Tavola Accanto a Wooding, il team di Eat Your Habitat  arricchirà la serata con una creazione culinaria che esalta il concetto di “mangiare il proprio habitat”. Il progetto Eat Your Habitat , fondato su principi di sostenibilità e responsabilità, offre un approccio che si inserisce perfettamente nella celebrazione di quest'anno: portare in tavola ingredienti raccolti e selezionati rispettando i cicli naturali e la biodiversità. Attraverso la collaborazione con produttori locali e pratiche di foraging sostenibile, Eat Your Habitat  porta nei piatti la filosofia di connessione profonda con l'ambiente, offrendo un’esperienza gastronomica che mira a sensibilizzare e ispirare il pubblico. Un Evento Imperdibile per la Guida de L’Espresso 2025 L’evento di presentazione della Guida de L’Espresso del 2025 rappresenta una celebrazione dell’alta cucina italiana che guarda al futuro, unendo tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente. Milano e il Teatro degli Arcimboldi saranno quindi la cornice ideale per valorizzare il lavoro di chef e progetti che hanno saputo reinterpretare la cucina attraverso l’esplorazione di ingredienti e tecniche dimenticate. L'incontro con Valeria Mosca, Wooding Lab e Eat Your Habitat  sarà l’occasione per conoscere un modo diverso di pensare la gastronomia, in cui natura e creatività si fondono per offrire piatti capaci di raccontare storie e territori, rispettandone l'essenza.

  • Eat your Habitat e Wooding Lab, sostenibilità in cucina a Ein Prosit 2024

    Eat your Habitat e Wooding lab a Ein Prosit 2024 per una festa indimenticabile. Nel cuore delle Prealpi Giulie, la 25ª edizione di Ein Prosit, uno degli eventi enogastronomici più prestigiosi d'Europa, ha brillato quest'anno grazie alla presenza eccezionale del Wooding Wild Food Lab, guidato da Valeria Margherita Mosca, e del progetto Eat Your Habitat. Questa edizione ha visto una particolare enfasi sulla sostenibilità e l'innovazione culinaria, attirando l'attenzione di chef, sommelier e appassionati di gastronomia da tutto il mondo. Eat your Habitat e Wooding hanno portato il selvatico e la sostenibilità ambientale a Ein Prosit 2024. Innovazione e tutela ambientale: il Manifesto di Wooding Wild Food Lab Wooding Wild Food Lab, noto per il suo impegno verso la biodiversità e l'utilizzo di ingredienti selvatici nella cucina moderna, ha presentato una serie di piatti che rispecchiano la filosofia di sostenibilità e rispetto per glki habitat e gli ambienti naturali. Valeria Margherita Mosca, fondatrice del laboratorio, ha dimostrato come il foraging possa trasformarsi in un'arte culinaria che non solo delizia il palato ma educa anche sull'importanza della biodiversità locale. Durante l'evento, Valeria ha collaborato con chef quali Darren Teoh, Riccardo Canella, Santiago Lastra utilizzando ingredienti raccolti nelle foreste circostanti, sottolineando la ricchezza e la varietà del territorio. "Ogni piatto racconta la storia di un'interazione unica tra l'uomo e la natura," ha spiegato Mosca. "Attraverso la cucina selvatica, vogliamo mostrare come il rispetto per la nostra terra possa essere trasformato in esperienze gastronomiche memorabili." Eat Your Habitat: L'integrazione di Etica e Gastronomia Parallelamente, Valeria ha presentato il progetto Eat Your Habitat che esplora ulteriori dimensioni dell'etica gastronomica. Concentrandosi su un approccio olistico alla sostenibilità, il progetto mira a integrare pratiche alimentari sostenibili che supportano non solo la salute umana ma anche quella dell'ecosistema. "La nostra partecipazione a Ein Prosit è una testimonianza del fatto che è possibile creare un impatto positivo attraverso il cibo," ha commentato Valeria Margherita Mosca, aggiungendo "siamo qui per dimostrare che ogni scelta alimentare conta, e che la gastronomia può essere un potente veicolo di cambiamento." Un Dialogo Aperto tra Chef e Pubblico Uno degli aspetti più apprezzati di Ein Prosit è stata la possibilità per gli ospiti di interagire direttamente con i chef, scoprendo le loro tecniche e filosofie. Gli incontri hanno permesso di approfondire temi come la sostenibilità, la sicurezza alimentare e l'importanza della stagionalità e della provenienza degli alimenti. L'edizione di quest'anno di Ein Prosit non solo ha celebrato la cucina di alta qualità ma ha anche sollevato questioni cruciali sull'ambiente e il nostro rapporto con il cibo. Con la partecipazione di Wooding Wild Food Lab e Eat Your Habitat, l'evento ha dimostrato che la cucina può essere un'arte responsabile e un catalizzatore per il cambiamento sostenibile. Visita il sito web di Ein Prosit Per contattare il nostro catering sostenibile clicca qui

  • Eat Your Habitat per Sphera Festival 2024

    Dal 21 al 23 giugno 2024 si è tenuto il Sphera Festival, un evento musicale e culturale organizzato dalla Fondazione Tones on the Stones. Questo nuovo format si ispira ai principi del New European Bauhaus Project, promosso da Ursula Von Der Leyen, e mira a ripensare i nostri stili di vita per dare forma a futuri modi di vivere, rispondendo alle sfide attuali. Sphera Festival è un progetto interdisciplinare che valorizza pratiche visionarie contemporanee, fondendo arte, cultura, scienza e natura per costruire un futuro sostenibile, inclusivo ed ecologico. Sphera è nato per essere un acceleratore di nuovi paradigmi, un evento che punta a trasformare comportamenti e stili di vita, ispirando innovazioni verdi e digitali. In linea con questi principi, il festival ha scelto Eat Your Habitat come partner per il catering Food & Beverage, riconoscendo la nostra capacità di creare un impatto positivo sull'ambiente e di offrire un servizio sostenibile. Abbiamo utilizzato ingredienti selvatici invasivi raccolti localmente, contribuendo a combattere la diffusione di queste specie e a preservare la biodiversità autoctona. L'uso di materiali compostabili o riutilizzabili per stoviglie e posate ha ridotto i rifiuti e minimizzato gli sprechi, in linea con l'impegno del festival per un evento a basso impatto ecologico. Il Menù del Festival: Sano, Sostenibile e Sorprendente Considerando l'ampio spettro di partecipanti del Sphera Festival, abbiamo creato un menù che fosse sorprendente, salutare e bilanciato. Il nostro obiettivo era di presentare una cena che giocasse sul concetto di Junk Food di nuova generazione, con piatti che, pur sembrando tipici cibi da fiera, fossero in realtà nutrienti e innovativi. Il Wild Hot Dog e Altre Delizie Selvatiche Il menù includeva un Wild Hot Dog vegano, realizzato con ingredienti freschi e di alta qualità, per dimostrare che è possibile preparare piatti deliziosi utilizzando risorse che proteggono gli equilibri degli ecosistemi.

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